martedì 2 giugno 2015

Presentazione n°1




La presentazione del progetto mira a fornire le prime indicazioni su quali debbano essere i caratteri generali del progetto dal punto di vista formale. Il progetto per l'aerea del mercato del venerdì (TC20) è un coacervo di insidie legate all'approccio progettuale, l'area è molto vasta e situata in un luogo che offre, seppur in modo scarso, due utilità alla popolazione. Mercato il venerdì, parcheggio il resto della settimana, l'area sembra "stressata" dall'alternarsi delle due attività; ciò significa non avere un logistica della mobilitazione costante e soprattutto non sollecitare in modo permanente la possibilità di usufruire di un'area così vasta per inglobare periodicamente le attività commerciali.

Definito come sia importante per i cittadini instaurare in una nuova architettura, una programmazione delle funzioni che siano, oltre che ovviamente utili, soprattutto equosolidali e preposti alla logica progressivista del "fair trade market"; la progettazione architettonica ha iniziato il suo percorso.



Stretta fra le due testate preesistenti degli edifici di Moretti, nasce la convinzione che si debba erigere secondo le direttrici delle architetture adiacenti, una grande copertura sospesa. Questo elemento non vuole essere un esercizio di virtuosismo formale; la copertura definisce una coerenza contestuale e sottopone un insieme di edifici distinti che rappresenteranno le vere architetture del sistema. La copertura è da sempre l'elemento simbolico che contraddistingue la funzione dei mercati, è distinguibile da lontano, è l'elemento che circoscrive una pluralità, che è l'equazione cardine di un economia che non monopolizza la ricchezza ed il potere. La pluralità per un mercato è l'essenza caratteristica anche del territorio, dei suoi prodotti e delle sue variegate fisionomie. 

Frammentare una singolarità per ottenere diverse funzioni legate da un sistema distributivo interno significa donare all'area una distribuzione cara a quella fieristica tipo. 
Cardo e decumano sono i profili distributivi che hanno il compito di condurre da una parte il fruitore del mercato all'interno dei suoi percorsi secondari, dall'altra di garantire ai cittadini la piena permeabilità dell'area e dell'architettura, che si pone come ponte tra due aree urbane distinte e quindi da mantenere in connessione.

Architettura però oltre che concettualizzare una proposta ideologica, sottende soprattutto alle leggi materiali della tettonica e della stereometria.
Tre grandi volumi accolgono le funzioni principali del mercato, sono elementi di notevole dimensione, ma si distinguono tra loro per altezza e ampiezza, sono elementi regolari e pensati per essere trasparenti e cingere l'ossatura opaca di nuclei organici ed espressivamente dinamici.
Ogni piano dei tre volumi è agganciato a questo cuore duro e materico che costituisce la traccia delle logistica distributiva verticale, ma può essere anche il luogo dove sorgono alcune funzioni base.























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